Preghiere Adorazione Eucaristica
DIO SIA BENEDETTO
Dio sia benedetto
Benedetto il Suo Santo Nome
Benedetto Gesù Cristo vero Dio e vero uomo
Benedetto il nome di Gesù
Benedetto il Suo Sacratissimo Cuore
Benedetto il Suo preziosissimo Sangue
Benedetto Gesù nel Santissimo Sacramento dell'altare
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito
Benedetta la gran Madre di Dio Maria Santissima
Benedetta la Sua Santa e Immacolata Concezione
Benedetta la Sua gloriosa Assunzione
Benedetto il nome di Maria Vergine e Madre
Benedetto San Giuseppe Suo castissimo sposo
Benedetto Dio nei Suoi angeli e nei Suoi santi
SEQUENZA DI PASQUA
Alla vittima pasquale
Alla vittima pasquale
si innalzi il sacrificio di lode,
l'Agnello ha redento il gregge,
Cristo l'innocente ha riconciliato
i peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate
in un duello straordinario:
il Signore della vita era morto, ora, regna vivo.
Raccontaci, Maria,
che hai visto sulla via?
La tomba del Cristo vivente,
la gloria del risorto;
e gli angeli suoi testimoni,
il sudario e le vesti;
Cristo mia speranza è risorto
e precede i suoi in Galilea.
[Bisogna credere di più alla sola Maria, veritiera,
piuttosto che alla folla menzognera dei Giudei.]
Siamo certi che Cristo è veramente risorto.
Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.
Amen. Alleluia.
PANGE LINGUA (CANTA, O MIA LINGUA)
Canta, o mia lingua
Un sì gran sacramento
Canta, o lingua
il mistero del glorioso Corpo
e del Sangue prezioso,
che il Figlio del nobile grembo,
Re dei popoli,
versò a riscatto del mondo.
Egli donatosi a noi,
nato per noi da una Vergine Purissima,
dopo aver dimorato nel mondo
e sparso il seme della sua Parola,
chiuse il suo pellegrinaggio
con un istituzione mirabile.
La notte dell’ultima Cena,
sedendo a mensa coi suoi,
osservata esattamente
la Legge nei cibi rituali,
con le proprie mani
dà se stesso in cibo ai Dodici.
Il Verbo incarnato con la sua parola
trasforma il vero pane nella sua Carne;
il vino diventa Sangue di Cristo
e, se il senso si smarrisce,
la fede sola basta a rafforzare cuore sincero.
Così gran Sacramento
dunque veneriamo prostati:
ceda la vecchia Legge
al Sacrificio nuovo:
supplisca la fede
al difetto dei sensi.
Al Padre e al Figlio,
sia lode e giubilo,
salute, onore,
potenza e benedizione:
A Colui che procede da ambedue,
pari azione di lode sia.
Amen.
Pange, lingua, gloriosi
corporis mysterium,
sanguinisque pretiosi,
quem in mundi pretium
fructus ventris generosi
Rex effudit gentium.
Nobis datus, nobis natus
ex intacta Virgine,
et in mundo conversatus,
sparso verbi semine,
sui moras incolatus
miro clausit ordine.
In supremæ nocte cenæ
recumbens cum fratribus,
observata lege plene
cibis in legalibus,
cibum turbæ duodenæ
se dat suis manibus.
Verbum caro panem verum
verbo carnem efficit,
fitque sanguis Christi merum,
et, si sensus deficit,
ad firmandum cor sincerum
sola fides sufficit.
Tantum ergo sacramentum
veneremur cernui,
et antiquum documentum
novo cedat ritui;
præstet fides supplementum
sensuum defectui.
Genitori Genitoque
laus et iubilatio,
salus, honor, virtus quoque
sit et benedictio;
procedenti ab utroque
compar sit laudatio. Amen.
Amen.
O GESU' TI ADORO (ADORO TE DEVOTE)
O Gesù ti adoro nell’ostia nascosto,
che, sotto queste specie, stai celato:
Solo in Te il mio cuore si abbandona
Perché contemplando Te, tutto è vano.
La vista, il tatto, il gusto non arriva a Te,
ma la tua parola resta salda in me:
credo a tutto ciò
che il Figlio di Dio ha detto:
nulla è più vero della tua parola di verità.
Hai nascosto in croce la Divinità,
ma sull’altare si cela anche la tua umanità:
uomo-Dio la fede ti rivela a me,
Cerco ciò che desiderò il ladro pentito.
Non vedo le piaghe come Tommaso,
tuttavia confesso che tu sei il mio Dio.
Fà che io possa credere sempre più a Te,
che abbia speranza in Te e che ti ami.
O memoriale della morte del Signore,
pane vivo che offri la vita all’uomo,
fa che la mia mente viva di Te,
e che ti gusti sempre dolcemente.
O pio pellicano Signore Gesù,
purifica me, peccatore, col tuo sangue,
che, con una sola goccia, può rendere salvo
tutto il mondo da ogni peccato.
O Gesù, che ora vedo,
prego che avvenga ciò che tanto desidero:
che, vedendoti col volto svelato,
sia beato della visione della tua gloria.
Amen.
Adoro Te devote latens Deitas,
quæ sub his figuris vere latitas:
Tibi se cor meum totum subicit,
quia te contemplans totum deficit.
Visus, tactus, gustus in Te fallitur,
sed auditu solo tuto creditur:
Credo quidquid dixit Dei Filius:
nihil hoc verbo veritatis verius.
In cruce latebat sola Deitas,
at hic latet simul et humanitas:
ambo tamen credens atque confitens,
peto quod petivit latro pœnitens.
Plagas, sicut Thomas,non intueor;
Deum tamen meum te confiteor.
Fac me tibi semper magis credere,
in te spem habere te diligere.
O memoriale mortis Domini,
panis vivus vitam praestans homini,
præsta meæ menti de te vivere,
et te illi semper dulce sapere.
Pie pellicane Iesu Domine,
me immundum munda tuo sanguine,
cuius una stilla salvum facere,
totum mundum quit ab omni scelere.
Iesu, quem velatum nunc aspicio,
oro fiat illud quod tam sitio:
ut, te revelata cernens facie,
visu sim beatus tuæ gloriae. Amen.
Amen.
SEQUENZA CORPUS DOMINI
[Sion, loda il Salvatore,
la tua guida, il tuo pastore
con inni e cantici.
Impegna tutto il tuo fervore:
egli supera ogni lode,
non vi è canto che sia degno.
Pane vivo, che dà vita:
questo è tema del tuo canto,
oggetto della lode.
Veramente fu donato
agli apostoli riuniti
in fraterna e sacra cena.
Lode piena e risonante,
gioia nobile e serena
sgorghi oggi dallo spirito.
Questa è la festa solenne
nella quale celebriamo
la prima sacra cena.
È il banchetto del nuovo Re,
nuova Pasqua, nuova legge;
e l'antico è giunto a termine.
Cede al nuovo il rito antico,
la realtà disperde l'ombra:
luce, non più tenebra.
Cristo lascia in sua memoria
ciò che ha fatto nella cena:
noi lo rinnoviamo.
Obbedienti al suo comando,
consacriamo il pane e il vino,
ostia di salvezza.
È certezza a noi cristiani:
si trasforma il pane in carne,
si fa sangue il vino.
Tu non vedi, non comprendi,
ma la fede ti conferma,
oltre la natura.
È un segno ciò che appare:
nasconde nel mistero
realtà sublimi.
Mangi carne, bevi sangue;
ma rimane Cristo intero
in ciascuna specie.
Chi ne mangia non lo spezza,
né separa, né divide:
intatto lo riceve.
Siano uno, siano mille,
ugualmente lo ricevono:
mai è consumato.
Vanno i buoni, vanno gli empi;
ma diversa ne è la sorte:
vita o morte provoca.
Vita ai buoni, morte agli empi:
nella stessa comunione
ben diverso è l’esito!
Quando spezzi il sacramento
non temere, ma ricorda:
Cristo è tanto in ogni parte,
quanto nell’intero.
È diviso solo il segno
non si tocca la sostanza;
nulla è diminuito
della sua persona.]
Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell'agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.
IN LATINO
Lauda, Sion Salvatórem,
lauda ducem et pastórem
in hymnis et cánticis.
Quantum potes, tantum aude:
quia maior omni laude,
nec laudáre súfficis.
Laudis thema speciális,
panis vivus et vitális
hódie propónitur.
Quem in sacræ mensa cenæ,
turbæ fratrum duodénæ
datum non ambígitur.
Sit laus plena, sit sonóra,
sit iucúnda, sit decóra
mentis iubilátio.
Dies enim solémnis ágitur,
in qua mensæ prima recólitur
huius institútio.
In hac mensa novi Regis,
novum Pascha novæ legis
Phase vetus términat.
Vetustátem nóvitas,
umbram fugat véritas,
noctem lux elíminat.
Quod in cena Christus gessit,
faciéndum hoc expréssit
in sui memóriam.
Docti sacris institútis,
panem, vinum, in salútis
consecrámus hóstiam.
Dogma datur Christiánis,
quod in carnem transit panis,
et vinum in sánguinem.
Quod non capis, quod non vides,
animósa firmat fides,
præter rerum órdinem.
Sub divérsis speciébus,
signis tantum, et non rebus,
latent res exímiæ.
Caro cibus, sanguis potus:
manet tamen Christus totus,
sub utráque spécie.
A suménte non concísus,
non confráctus, non divísus:
ínteger accípitur.
Sumit unus, sumunt mille:
quantum isti, tantum ille:
nec sumptus consúmitur.
Sumunt boni, sumunt mali:
sorte tamen inæquáli,
vitæ vel intéritus.
Mors est malis, vita bonis:
vide paris sumptiónis
quam sit dispar éxitus.
Fracto demum sacraménto,
ne vacílles, sed memento,
tantum esse sub fragménto,
quantum toto tégitur.
Nulla rei fit scissúra:
signi tantum fit fractúra:
qua nec status nec statúra
signáti minúitur.
Ecce panis Angelórum,
factus cibus viatórum:
vere panis fíliórum,
non mitténdus cánibus.
In figúris præsignátur,
cum Isaac immolátur:
agnus paschæ deputátur:
datur manna pátribus.
Bone Pastor, panis vere,
Iesu, nostri miserére:
tu nos pasce, nos tuére:
tu nos bona fac vidére
in terra vivéntium.
Tu, qui cuncta scis et vales:
qui nos pascis hic mortales:
tuos ibi commensáles,
coherédes et sodales
fac sanctórum cívium.
Amen. Allelúia.
LITANIE DELLA SANTISSIMA EUCARESTIA
Signore, pietà
Cristo, pietà
Signore, pietà
Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici
Padre celeste, che sei Dio
abbi pietà di noi
Figlio redentore del mondo, che sei Dio
abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio
abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio
abbi pietà di noi
Santissima Eucaristia
Noi ti adoriamo
Dono ineffabile del Padre
Noi ti adoriamo
Segno dell’amore supremo del Figlio
Noi ti adoriamo
Prodigio di carità dello Spirito Santo
Noi ti adoriamo
Frutto benedetto della Vergine Maria
Noi ti adoriamo
Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo
Noi ti adoriamo
Sacramento che perpetua il sacrificio della Croce
Noi ti adoriamo
Sacramento della nuova ed eterna alleanza
Noi ti adoriamo
Memoriale della morte e risurrezione del Signore
Noi ti adoriamo
Memoriale della nostra salvezza
Noi ti adoriamo
Sacrificio di lode e di ringraziamento
Noi ti adoriamo
Sacrificio d’espiazione e di propiziazione
Noi ti adoriamo
Dimora di Dio con gli uomini
Noi ti adoriamo
Banchetto delle Nozze dell’Agnello
Noi ti adoriamo
Pane vivo disceso dal Cielo
Noi ti adoriamo
Manna nascosta piena di dolcezza
Noi ti adoriamo
Vero Agnello pasquale
Noi ti adoriamo
Diadema dei sacerdoti
Noi ti adoriamo
Tesoro dei fedeli
Noi ti adoriamo
Viatico della Chiesa pellegrinante
Noi ti adoriamo
Rimedio delle nostre quotidiane infermità
Noi ti adoriamo
Farmaco di immortalità
Noi ti adoriamo
Mistero della Fede
Noi ti adoriamo
Sostegno della speranza
Noi ti adoriamo
Vincolo della carità
Noi ti adoriamo
Segno di unità e di pace
Noi ti adoriamo
Sorgente di gioia purissima
Noi ti adoriamo
Sacramento che germina i vergini
Noi ti adoriamo
Sacramento che dà forza e vigore
Noi ti adoriamo
Pregustazione del convito celeste
Noi ti adoriamo
Pegno della nostra risurrezione
Noi ti adoriamo
Pegno della gloria futura
Noi ti adoriamo
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
cancella tutte le nostre colpe
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
donaci la pace
Hai dato loro il pane disceso dal cielo,
che porta in sé ogni dolcezza.
PREGHIAMO:
Signore Gesù Cristo, che nel mirabile Sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Redenzione, tu che vivi e regni nei secoli del secoli. Amen.
COMUNIONE SPIRITUALE
Gesù mio,
io credo che sei realmente presente
nel Santissimo Sacramento.
Ti amo sopra ogni cosa
e ti desidero nell' anima mia.
Poiché ora non posso riceverti
sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente
nel mio cuore.
Come già venuto,
io ti abbraccio e tutto mi unisco a te;
non permettere che mi abbia mai
a separare da te.
Eterno Padre, io ti offro
il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo
in sconto dei miei peccati,
in suffragio delle anime del purgatorio
e per i bisogni della Santa Chiesa.